martedì 11 giugno 2013

NUOVI FARMACI













La necessità di sviluppare nuove strategie terapeutiche per le leucemie infantili resistenti ai protocolli di trattamento utilizzati in prima linea ed in caso di recidiva è stata un’esigenza sentita già in anni passati, tuttavia la sperimentazione clinica in emato-oncologia pediatrica risulta difficile e gravata da problematiche di natura etica e, non secondariamente, medico-legale.Fino ad un recente passato, le aziende farmaceutiche avevano poco interesse a sviluppare nuovi farmaci per la popolazione pediatrica oncologica, in parte anche per motivi di natura economica: i costi da sostenere per la conduzione di uno studio di sperimentazione di un nuovo farmaco apparivano così elevati da non giustificare il ritorno economico che la molecola avrebbe garantito una volta immessa in commercio ed utilizzata nel ristretto numero di pazienti in età pediatrica eleggibili per lo studio. Tale ristrettezza ha rappresentato un ulteriore elemento di freno per lo sviuluippo di nuovi farmaci in età pediatrica. A ciò si aggiunga che in passato la sperimentazione di nuovi farmaci in ambito pediatrico era fortemente limitata dalla legislazione di merito (in Europa e Paesi extra-europei) che poneva numerose problematiche in ambito sia etico che legale.Tuttavia, dapprima in ambito extraeuropeo (USA) e più di recente anche in Europa, le autorità competenti hanno progressivamente introdotto provvedimenti atti a facilitare la sperimentazione clinica in ambito pediatrico, soprattutto per studi di Fase I e II (il cui scopo è quello di studiare il profilo di sicurezza/tossicità - fase I – e, se tollerati, di efficacia – fase II – di nuovi farmaci).A partire dal 1997 dapprima la Food and Drug Administration (FDA – USA) e a seguire la European Medicine Agency (EMEA - Europa) hanno autorizzato l’estensione di 6 mesi del brevetto di esclusività per qualunque nuova molecola per la quale fosse stata condotta una fase di sperimentazione clinica (Pediatric Investigational Plan - PIP)anche nella popolazione pediatrica.
A seguito di questo e di altri provvedimenti, si è registrato un notevole incremento del numero di sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci in ambito pediatrico sia negli USA che in Europa. In conseguenza di ciò è stato dato un forte impulso al costituirsi di organismi scientifici internazionali indipendenti (quindi non sponsorizzati da aziende farmaceutiche) che nel rispetto delle leggi vigenti proponessero e coordinassero l’attività di ricerca nella popolazione pediatrica in ambito di nuovi farmaci.Tra questi organismi l’ITCC (Innovative Therapies for Children with Cancer) rappresenta un gruppo collaborativo europeo che ha l’intento di identificare nuove molecole potenzialmente utili nell’impiego clinico, accreditare centri europei di eccellenza che possano arruolare pazienti in studi clinici di fase I-II e garantire che la conduzione di tali studi avvenga in accordo con principi di Good Clinical Practice (GCP). Attualmente all’ ITCC fanno capo 52 centri di oncologia pediatrica che sono considerati l’eccellenza in Europa in questo ambito. Il Centro di Monza ha ottenuto la certificazione ITCC come centro di eccellenza per la conduzione di studi clinici di fasi I-II nel 2006: è stato riconosciuta infatti al centro di Monza la capacità di garantire un arruolamento elevato ed una conduzione degli studi rispettosa degli standard internazionali.La partecipazione del Centro di Monza alla conduzione di studi clinici di fase I-II nell’ambito di un ente che richiede un alto standard scientifico e clinico ha reso necessario l’ addestramento del personale medico e la collaborazione di figure professionali indispensabili per la corretta gestione dello studio (Clinical Trial Manager).Il primo studio di fase I aperto nel Centro di Monza nell’anno 2005 è stato sull’uso della Clofarabina seguito dal 2007 dallo studio CA180-018 per la sperimentazione del farmaco Dasatinib nei bambini affetti da Leucemia Mieloide Cronica o LLA Philadelphia positiva intolleranti o resistenti all’Imatinib e nei pazienti affetti da LLA o LMA plurirecidivati. In particolare, per la conduzione di quest’ultimo studio, chiuso nell’anno 2009, il centro di Monza ha ottenuto un encomio per la numerosità del reclutamento, la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti e dei dati prodotti.
Pertanto, da quattro anni un gruppo di medici ed una Clinical Trial Manager della Clinica Pediatrica di Monza sono sempre più coinvolti nella conduzione di studi clinici nazionali ed internazionali con farmaci innovativi.
Di seguito sono specificati gli studi con farmaci chemioterapici innovativi (che non hanno quindi ancora l’autorizzazione per l’età pediatrica e/o per una specifica patologia leucemica e/o per l’uso in associazione con altri chemioterapici) che sono attualmente aperti a Monza all’arruolamento di pazienti:
  • Dasatinib (Bristol Myers Squibb), studio internazionale di fase II per la Leucemia Mieloide Cronica o la Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia positiva, resistente o refrattaria o intollerante ad Imatinib. Centro di coordinamento italiano: Monza (partecipanti due altri centro italiani).
  • Nilotinib (Novartis), studio internazionale di fase I per i pazienti con Leucemia Mieloide Cronica o Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia positiva-intolleranti o resistenti a lmatinib. Centro di coordinamento italiano: Monza (partecipanti 3 altri centro italiani).
  • Midostaurina (Novartis), studio internazionale di fase I per la Leucemia Mieloide Acuta FLT3 positiva o Leucemia Linfoblastica Acuta MLL positiva, resistenti o plurirecidivate. Centro di coordinamento italiano:Monza (partecipanti altri 3 centri italiani).
A breve (nel corso del 2012) dovrebbero essere attivati e aperti all’arruolamento nel centro di Monza i seguenti studi
  • Bortezomib (Wyeth), studio internazionale di tipo spontaneo per Leucemia Linfoblastica Acuta B o T resistente o plurirecidivata. Partecipanti 3 centri italiani tra cui Monza.
  • Clofarabina (Genzyme)+ARA-C+Daunoxome, studio internazionale di fase I-II, spontaneo, per la Leucemia Mieloide Acuta resistente o plurirecidivata. Centro di coordinamento italiano: Monza (1 solo altro centro italiano partecipante).
  • Blinatumomab (Micromet), studio internazionale di fasi I-II per la Leucemia Linfoblastica Acuta e Leucemia Mieloide Acuta resistente o plurirecidivata (partecipanti 3 centri italiani tra cui Monza).
  • ARA-C liposomiale: studio di fase II per le forme plurirecidive o resistenti di LLA a livello SNC. Partecipanti 8 centri italiani tra cui Monza.
Nel 2012 il centro di Monza sarà il centro italiano di cura delle leucemie acute e croniche dell’età pediatrica con il più alto numero di sperimentazioni aperte su farmaci chemioterapici innovativi. In molti di questi studi Monza rappresenterà il centro di coordinamento italiano.
C. Rizzari
Responsabile del Centro di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza in collaborazione con i medici strutturati dell'Ematologia Pediatrica: dr.ssa T. Coliva, dr.ssa  A. Colombini, dr.ssa V. Leoni, dr.ssa A. Sala.

fonte web: Comitato Maria Letizia Verga